Cronaca Brindisi 

Neo-mamma deceduta dopo il parto gemellare, c’è un’inchiesta interna oltre ai chiarimenti dell’Asl

Anche l’assessore alla sanità della Regione Puglia, Rocco Palese, chiede chiarimenti sulla morte di Viviana Delego, insegnante 41enne di FASANO, deceduta il 22 dicembre 2022, dopo essere giunta al “Perrino” in condizioni gravi

BRINDISI - Anche l’assessore alla sanità della Regione Puglia, Rocco Palese, chiede chiarimenti sulla morte di Viviana Delego, insegnante 41enne di FASANO, deceduta il 22 dicembre 2022, dopo essere giunta al “Perrino” in condizioni gravi. La Regione Puglia ha avviato un’ispezione, secondo quanto dichiara l’assessore al ramo, a prescindere dall’eventuale indagine penale, per capire se tecnicamente non ci sia stato alcun intoppo. Il caso clinico era piuttosto complesso ed è stato necessario l’intervento di due medici. 


“In riferimento alle notizie diffuse da alcune testate, relative al decesso di una donna avvenuto nel mese di dicembre scorso all’ospedale Perrino di Brindisi, riguardanti la partecipazione del direttore della Chirurgia Generale all’intervento che si era reso necessario effettuare, si precisa che la richiesta è avvenuta da parte del ginecologo di turno considerata la complessità del caso clinico - spiegano i responsabili dell’Asl brindisina - La necessità di intervenire con una gestione chirurgica multidisciplinare si è già verificata in altre circostanze di pari gravità. Il ginecologo cui si fa riferimento, peraltro, è un professionista con trent'anni di esperienza, che ha ritenuto di agire nell’esclusivo interesse della paziente e per garantire una maggiore sicurezza. 
Si fa presente, inoltre, che come previsto dalla Raccomandazione ministeriale n.6, l’unità Gestione del Rischio clinico aziendale, ha acquisito sin da subito gli atti relativi al caso e sono in corso, da parte dei medici legali dell’ufficio, tutte le valutazioni di competenza.
Si ricorda che la donna era arrivata in ospedale con il 118 già in condizioni critiche. Nella presa in carico della paziente sono state messe in atto tutte le procedure previste nel trattamento di situazioni di estrema gravità. È facile presumere che tutto questo, a distanza di oltre un mese, possa aver riacceso un dolore immenso nella famiglia, a cui l’Azienda tutta esprime nuovamente la propria vicinanza”.


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