Cronaca Brindisi 

Maestro di equitazione brindisino 65enne accusato di aver abusato di due bambine: il processo a marzo

È finito nei guai un maestro di equitazione del brindisino con l’accusa di aver compiuto atti sessuali su due ragazzine di 9 e 13 anni durante le ore di lezione. La storia è venuta a galla grazie alla lettera di una delle due bambine

SALENTO – È finito nei guai un maestro di equitazione del brindisino 65enne,  che dovrà difendersi dall’accusa di aver compiuto atti sessuali su due ragazzine di 9 e 13 anni durante le ore di lezione. La storia è venuta a galla grazie alla lettera di una delle due bambine a un’amica, in cui diceva di essere triste per quello che le stava accadendo. Un campanello d’allarme che ha scoperto la madre. “Il maestro mi ha toccato” a volte in una roulotte sulla strada per il maneggio, in campagna, all’interno della sua autovettura, nella sua abitazione, in un appartamento in costruzione: questo è il segreto svelato alla madre tra le lacrime. Il reato si sarebbe protratto per due anni all’interno di un maneggio a cavallo tra le province di Lecce e Brindisi. L’accusa è pesante: violenza sessuale continuata e aggravata. Il processo comincerà il 6 marzo 2023 davanti ai giudici della prima sezione penale e ai genitori delle due minori costituitisi parte civile con gli avvocati Anna Maria CiardoGiacinto Epifani e Pasquale Morleo.

La madre ha subito allertato il centro antiviolenza che le ha suggerito di non riparlare più con la figlia di questi fatti perché la piccola potesse partecipare all’incidente probatorio “genuina e senza interferenza alcuna”, poi sono emerse condotte ancora più gravi. L’uomo finì in carcere a seguito di un’ordinanza a firma della gip Alessandra Sermarini: ora è ai domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. A disporre il rinvio a giudizio dell’uomo è stata la giudice per l’udienza preliminare, Silvia Saracino, che ha accolto la richiesta del pm di udienza, Luigi Mastroniani, e ha rigettato l’istanza della difesa (avvocata Francesca Conte) di giudicare l’imputato in abbreviato. 


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