Cronaca Brindisi 

Le ossa nel pozzo sono di Salvatore Cairo, l’imprenditore fu fatto a pezzi per questioni economiche secondo gli inquirenti

La perizia chiesta dalla Corte d’Assise è stata depositata: le ossa ritrovate in fondo a un pozzo sono dell’imprenditore di casalinghi Salvatore Cairo

BRINDISI - La perizia chiesta dalla Corte d’Assise è stata depositata: le ossa ritrovate in fondo a un pozzo sono dell’imprenditore di casalinghi Salvatore Cairo: fu ucciso il 6 maggio 2000, fatto a pezzi con una motosega, bruciato e gettato lì. La genetista Giacoma Mongelli e il medico legale Liliana Innamorato hanno chiuso il cerchio con un corposo atto depositato in mattinata. Sono passati 20 anni prima di arrivare alla verità: secondo gli investigatori i motivi dell’efferato omicidio sarebbero stati di carattere economico, tutto sarebbe stato scatenato da rivalità commerciali. Gli imprenditori Cairo e Spada sarebbero stato uccisi per eliminare due competitor commerciali. 

Mentre il cadavere dell’imprenditore Sergio spada fu abbandonato in un’area di servizio dismessa e quindi trovato subito, dell’altro non si seppe più nulla per vent’anni. Il 20 dicembre del 2023 Enrico Morleo, accusato dei due omicidi, ha indicato agli inquirenti il luogo dove si trovava il cadavere ed è stato risolto il giallo. A distanza di tanti anni resta lo sgomento per i livelli di brutalità, cinismo e cattiveria che si possono raggiungere per pura avidità. 

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