Animali Mesagne 

Multata per aver offerto un riparo ai gatti randagi, l'Aidaa: «Modalità incostituzionali, intervenga il sindaco»

Una donna di Mesagne ha ricevuto una multa di 125 euro: nulla di strano, si potrebbe pensare, può capitare a tutti di infrangere le norme del codice della strada. Il compendio di regole da...

Una donna di Mesagne ha ricevuto una multa di 125 euro: nulla di strano, si potrebbe pensare, può capitare a tutti di infrangere le norme del codice della strada. Il compendio di regole da seguire quando si è al volante, però, stavolta non c'entra nulla: la signora si è vista comminare la sanzione da un agente della Polizia Municipale per l’occupazione delle sede stradale senza la prescritta autorizzazione per aver piazzato in uno spazio pubblico una cassettina dalle ridotte dimensioni che serviva da riparo per il freddo a due gatti randagi, dei quali la donna si prende cura da tempo. Oltre all'esborso indicato sul verbale, alla signora è stato imposto di rimuovere il piccolo riparo ed è stata comminata la pena accessoria del ripristino dello stato dei luoghi. «Sono, queste, modalità illegittime e incostituzionali - afferma Antonella Brunetti, propresidente Aidaa - Non solo si contravviene a quanto prescritto dal legislatore oltre che a quel senso di civiltà che dovrebbe caratterizzare un territorio rispettoso di ogni vivente ma si creano dei deterrenti che ostacolano l’encomiabile operato del privato, senza il quale, il Comune, chiamato a garantire la sopravvivenza dei propri randagi, potrebbe fare ben poco. Il nostro ufficio legale si rivolgerà al giudice di pace ma il primo cittadino dovrà rispondere dell’accaduto e garantire il riparo a questi gatti, di fatto sotto la sua tutela». Sono trascorsi più di 20 anni, infatti, secondo l'Aidaa, dal riconoscimento delle colonie feline in ambito nazionale e regionale, ma sono ancora pochi i Comuni pugliesi che applicano le normative.  «Bisogna ribadire la tutela, il diritto all’habitat, al riparo, al sostentamento e alle cure, a garanzia dei minimi requisiti che permettano la sopravvivenza dei gatti randagi – prosegue il propresidente Aidaa - Lo stesso sindaco, che esercita il diritto di proprietà sulle specie animali libere sul territorio, è obbligato a esercitarne la tutela e, sempre allo stesso, spetta la vigilanza sull’osservanza delle leggi e delle norme relative alla protezione degli animali».

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