Spettacoli 

Mentaly Doof e "Il Santuario della Pazienza"

Il nuovo lavoro dell’artista ed autore Jam_P, prodotto da 11/8, è in pubblicazione per i primi giorni di dicembre, ma è già disponibile in rete su tutti i canali di distribu...

Il nuovo lavoro dell’artista ed autore Jam_P, prodotto da 11/8, è in pubblicazione per i primi giorni di dicembre, ma è già disponibile in rete su tutti i canali di distribuzione digitale   Basta un solo click su mentalydoof.believeband.com per ascoltare in anteprima (e scaricare gratuitamente un brano inserito in track list) e per  rendersi conto di persona dell’ottimo lavoro che Jam_P ha confezionato ne "Il Santuario della Pazienza", nuovo progetto musicale generato all’interno di Mentaly Doof. Un ritmo incalzante e frenetico stupisce insieme all’intensità dei testi ed alle suggestioni melodiche contenute in un cd che prodotto da 11/8 sarà in vendita a partire dai primi giorni di dicembre. Jam_P inizia a scrivere i primi testi nel 1994, ma artisticamente nasce  e cresce  due anni dopo nell’associazione artistico-culturale “Variarti”. Fonda insieme a Zakà e Sandrone la Sound Massive Crew con la quale organizza dance hall e concerti reggae. Nel 2000 insieme alla Sound Massive Crew con il pezzo “La Bella Faccia” partecipa nella compilation “Salento Show Case” prodotto dai Sud Sound System e fino al 2003, mentre nel 2008 partecipa al progetto Zina diretto dal musicista produttore Cesare Dell’Anna. È proprio questa parentesi musicale d’avanguardia che provoca l’incontro di Jam_P con il musicista senegalese Baye Fall, insieme al quale crea il progetto Mentaly Doof di cui sopra. Ne "Il Santuario della Pazienza" (lavoro dedicato all’artista naif Ezechiele Leandro) testi originali in dialetto salentino, wolof, italiano e francese puntano il dito contro la dis-informazione propinata dalla società del terzo millennio, veicolano la riflessione sulle tematiche sociali, la tutela dell’ambiente, i conflitti armati, la retorica della comunicazione, le tristi beghe politiche italiane, lo sciacallaggio che si consuma quotidianamente contro le classi più deboli, ovvero operai, studenti, extracomunitari, terremotati, pensionati e gente onesta. Per farla breve, questo di Mentaly Doof è un progetto musicale precursore ed innovativo, che usa per la prima volta il free style cantato e suonato su ritmi irregolari, dalle sonorità che variano dal reggae-ska all’elettronica. Una caratteristica questa che apre in avanguardia la scena rap internazionale, grazie all’introduzione nella scena free style di un nuovo modo di costruire la metrica dei testi e le basi musicali con ritmi che gli esteti della disciplina musicale denomineranno 7/8 e 7/8+9/8. Ne Il Santuario della Pazienza, se non abituato a queste metriche, l’ascoltatore non ha che da restare spiazzato all’ascolto dei Mentaly Doof, amalgama ben riuscito di artisti provenienti da diverse esperienze musicali, un confronto e uno scambio di idee che altro non spiega che il nome del gruppo: “follia mentale”.  La direzione artistica del progetto è del trombettista Cesare Dell’Anna, che regala all’idea la freschezza e raffinatezza degli arrangiamenti e delle musiche, eccezionalmente anche cantante nel brano Lodo 7/8. Ed oltre al senegalese Bay Fall, partecipano Anna Zecca alle voci, Luigi Bruno alla chitarra, Giancarlo Dell’Anna alla tromba, Gaetano Carrozzo al trombone e Stefano Valenzano al basso.    Daniele Greco 

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