Confindustria su Gallipoli: “Non è più un caso ma modello da esportare”

Gli industriali salentini commentano così la lettura offerta dai mass media all’indomani dell’incontro in Prefettura, ma si appellano a tutte le associazioni di categoria affinché si ragioni assieme per superare criticità e spingere sulle potenzialità turistiche. Non più un caso, ma addirittura un modello da esportare: Confindustria Lecce commenta così la lettura offerta dai mass media all’indomani dell’incontro in Prefettura, dove il “famigerato caso” Gallipoli si è trasformato in “un modello di turismo sostenibile da esportare e da replicare in altre realtà italiane”.  “Fermamente convinta della bontà dell’operato dell’amministrazione di Gallipoli dello scorso anno – si legge in una nota degli industriali salentini - e dell’utilità degli input forniti dalla Prefettura, Confindustria Lecce, interpretando le istanze dei propri associati, si fa comunque portavoce dell’urgenza di pianificare un nuovo modello di turismo, che sia rispettoso delle regole e delle leggi, che dia spazio alla libera attività imprenditoriale in un regime di concorrenza leale, che consenta la fruizione della città bella a target di turismo differenziati: di fascia alta, alle famiglie ed ai giovani”. Tutto questo sarà possibile a patto di programmare sin dall’oggi la stagione turistica 2015, non sottacendo le criticità e cercando di fare proposte concrete, che “davvero trasformino un’emergenza in qualcosa di positivo per l’economia, il territorio, i residenti e, soprattutto, tutti i turisti”.  Confindustria Lecce auspica un incontro con le altre associazioni di categoria per condividere “una strategia operativa e presentare poi un documento programmatico unitario alle istituzioni incaricate di garantire sicurezza, legalità, ordine pubblico e promuovere campagne marketing a favore del territorio”.