Politica Brindisi 

Enav, interviene la viceministra Bellanova: “Fugare ogni dubbio sul futuro del centro di controllo a Brindisi”

Avere elementi precisi sulla riorganizzazione in atto; fugare ogni timore rispetto al futuro dei lavoratori e del Centro di Controllo di Brindisi: questo il motivo della lettera inviata stamane dalla Viceministra Teresa Bellanova ai vertici Enav, la Presidente Francesca Isgrò e l’Ad Paolo Simioni.

Avere elementi precisi sulla riorganizzazione in atto; fugare ogni timore rispetto al futuro dei lavoratori e del Centro di Controllo di Brindisi: questo il motivo della lettera inviata stamane dalla Viceministra Teresa Bellanova ai vertici Enav, la Presidente Francesca Isgrò e l’Ad Paolo Simioni.

Oggetto: la riorganizzazione da parte di Enav dei servizi operativi di controllo, il “sostanziale ridimensionamento di gran parte degli impianti con la centralizzazione delle relative funzioni presso i centri di Roma e Milano”, le ripercussioni sul Centro di controllo dell’Area di Brindisi che, come indica nella lettera Bellanova, “stando a quanto riferisce l’Ente sarebbe riqualificato in Hub per la gestione delle Torri digitali di controllo da remoto, diventando così uno tra i primi in Europa”.
“Certamente”, scrive la Viceministra nella lettera, “vi è un trend internazionale, teso alla riorganizzazione della fornitura dei servizi di navigazione aerea alla luce dell’innovazione tecnologica imperniata su digitalizzazione e remotizzazione. 


Enav, che rappresenta una eccellenza industriale italiana, non può che prestare massima attenzione a tali innovazioni, protesa – come giustamente è – al progressivo innalzamento dei propri livelli qualitativi e di efficienza”.
Eppure, prosegue Bellanova, “Non si può non considerare il contesto in cui il progetto si andrebbe ad inserire. La grave sofferenza del settore aereo, a seguito dei pesanti effetti della pandemia da Covid-19, è purtroppo a noi tutti nota, così come il calo drammatico dei voli e le conseguenti ricadute, anche in termini di rischi occupazionali, che investono tutti i settori operativi dell’aviazione”.
Da qui la “preoccupazione anche per quanto attiene proprio il Centro di Controllo d’Area di Brindisi e gli effetti che il processo di riqualificazione/trasformazione vi potrebbe generare”.
E l’esigenza, rappresentata dalla Viceministra ai vertici Enav in vista di un successivo confronto di merito, di avere “elementi di maggior dettaglio sul progetto per poterlo ponderatamente analizzare e valutare, in un contesto di costruttivo confronto”.

Se infatti “le garanzie generali date dall’Amministratore Delegato ENAV anche in sede parlamentare circa il mantenimento dei livelli occupazionali ed il trasferimento solo su base volontaria del personale, a Roma e Milano vanno accolte positivamente”, sottolinea Bellanova, “appare indispensabile avere elementi più precisi per comprendere come ciò concretamente si andrà a declinare”.

Ecco dunque la necessità di una informativa di merito sul progetto in atto dove siano indicati puntualmente: stato dell’arte, stima del rapporto costi/benefici, iter di avanzamento, cronoprogramma operativo generale, focus sul Centro di Brindisi con i dettagli sulla riorganizzazione dal punto di vista occupazionale, la quantificazione delle risorse umane previste, l’indicazione delle mansioni, il trattamento retributivo.

Tutti elementi fondamentali e necessari, sottolinea la Viceministra, “a fugare ogni possibile timore rispetto al futuro dei lavoratori e del Centro di Controllo di Brindisi”, e utili a un successivo incontro tecnico con i vertici dell’Enav.


Sulla questione interviene anche co-presidente del gruppo dei Conservatori Europei-Fratelli d'Italia, Raffaele Fitto

 

ENAV BRINDISI, FITTO (FDI): PIU’ DI TRE ANNI FA DENUNCIAMMO LO SMANTELLAMENTO, NESSUNO SE NE OCCUPO’. OGGI SPERIAMO NON SIA TARDI

 

“Oggi sono in tanti, Regione Puglia compresa, ad accorgersi che non c’è più tempo da perdere per il centro di controllo Enav di Brindisi.

“Peccato che TRE ANNI FA, maggio 2018, io a livello europeo (con un’interrogazione alla Commissione Europea) e il capogruppo Ignazio Zullo a livello regionale (con una mozione) sollevammo il grave problema dello smantellamento del Centro di Controllo d’Area di Brindisi e invitavamo sia il governo nazionale sia quello regionale a fare pressioni sull’Enav perché rivedesse il Piano industriale 2018-2022. Come dire che da tre anni lo si sapeva e noi abbiamo fatto di tutto per sollevare l’attenzione di chi poteva attivare tutte quelle procedure necessarie per ottenere non solo il mantenimento, ma l’ampliamento dei livelli occupazionali di Brindisi. Era chiaro fin dall’allora che le scelte industriali dell’ENAV non avevano nessuna logica dal punto di vista della produttività visto che non si trattava di una società in crisi e, quindi, non aveva senso mettere a rischio oltre 200 posti di lavoro, professionalità altamente qualificate, come i dipendenti.

“Allora eravamo come voci che gridavano nel deserto, nessuno sent? il bisogno di condividere la nostra battaglia.  Oggi speriamo che non sia troppo tardi!”

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