Cronaca Mesagne Urla strazianti, aggressione alla madre e minacce di morte anche rivolte allo zio: arrestato 26enne MESAGNE - Nella tarda serata di ieri, 05 settembre 2021, militari della Stazione dei Carabinieri di Mesagne unitamente al personale della Squadra Volanti del Commissariato di P.S. di Mesagne, traevanoin arresto in flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia, R. M. A. 26 di Mesagne 06/09/2021 circa 1 minuto MESAGNE - Nella tarda serata di ieri, 05 settembre 2021, militari della Stazione dei Carabinieri di Mesagne unitamente al personale della Squadra Volanti del Commissariato di P.S. di Mesagne, traevanoin arresto in flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia, R. M. A. 26 di Mesagne.Nello specifico in seguito alle strazianti urla e alle richieste di aiuto che provenivano da un’abitazione di Mesagne, alcuni cittadini segnalavano una violenta lite in atto alle numerazioni d’emergenza delle Sale Operative del Commissariato di P.S. di Mesagne e della locale Stazione dei Carabinieri, che prontamente si portavano nei pressi della suddetta abitazione.Giunti sul posto gli operatori dei Carabinieri e della Polizia di Stato si trovandosi di fronte ad un soggetto, già noto ad entrambe le Forze di Polizia per i suoi precedenti penali, che era in forte stato d'agitazione, ed era intento ad aggredire ed ingaggiare una colluttazione, con la propria madre e lo zio, minacciandoli di morte. Il giovane mesagnese, già autore di medesime condotte, veniva bloccato dal personale dei Carabinieri e della Polizia di Stato nell’androne del condominio, con addosso un coltello da cucina, nell’intento di aggredire i familiari.Il sinergico intervento delle forze dell’ordine presenti nel comune mesagnese ha scongiurato un epilogo che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia.Le due pattuglie, infatti, sono giunte sul posto dopo pochi secondi dalle chiamate dei richiedenti che hanno segnalato il forte trambusto e le richieste di aiuto di una donna.La mamma dell’arrestato veniva tranquillizzata e accompagnata presso gli uffici delle FFPP ove raccontava ripetuti atti persecutori, che iniziavano dopo che lo stesso soggetto era stato attinto da una misura cautelare degli arresti domiciliari per il medesimo reato ma questa volta nei confronti della ex moglie.Pertanto, visti gli elementi di reità raccolti, l’arrestato, concluse le formalità di rito, veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi su disposizione del PM di Turno presso la locale Procura della Repubblica.
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