Cronaca Brindisi 

Sequestro preventivo milionario della finanza nei confronti di una società di capitali brindisina che si occupa di “lavori di meccanica generale”

Un sequestro preventivo finalizzato alla confisca cd. per equivalente per oltre 1,3 milioni di euro è stato eseguito dal Gruppo della Guardia di Finanza di Brindisi, nei confronti di una società di capitali brindisina operante nel settore di “lavori di meccanica generale”.

Un sequestro preventivo finalizzato alla confisca cd. per equivalente per oltre 1,3 milioni di euro è stato eseguito dal Gruppo della Guardia di Finanza di Brindisi, nei confronti di una società di capitali brindisina operante nel settore di “lavori di meccanica generale”, a cui viene contestato, per le annualità d’imposta 2018 e 2019, il reato di omesso versamento di ritenute, previsto e punito dall’art. 10 bis del D.Lgs. 74/2000.

L’operazione scaturisce da una complessa attività d’indagine delegata dalla locale Procura della Repubblica, dalla quale sono emerse possibili irregolarità consistenti nell’omesso versamento di ritenute, per l’anno d’imposta 2018 (per un importo complessivo di € 800.457,47) e per l’anno d’imposta 2019 (per un importo complessivo di € 538.083,52).

All’esito delle indagini patrimoniali e finanziarie eseguite dai finanzieri, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi, riconoscendo un quadro indiziario particolarmente grave, ha disposto il sequestro, anche per equivalente, di denaro e beni per oltre 1.300.000,00 Euro.

Al momento dell’esecuzione del provvedimento cautelare era stato possibile bloccare esclusivamente beni del valore di 290.000 euro. Tuttavia, a seguito di indagini suppletive, le Fiamme Gialle hanno potuto ricostruire che l’azienda brindisina, al fine di sottrarsi all’azione ablatoria dello Stato, aveva posto in essere una serie di operazioni finalizzate a canalizzare i propri guadagni su conti correnti accesi all’estero ed aveva sottoscritto un contratto di “Cash pooling” con un’altra società, di fatto collegata alla medesima proprietà, al fine di far transitare ingenti somme di denaro al di fuori dei propri conti corrente già oggetto di sequestro.

Pertanto, all’esito della ricostruzione effettuata e dell’individuazione dei canali valutari utilizzati, tra i quali anche un rapporto finanziario acceso presso un istituto di credito ibrido, è stato possibile recuperare ed effettivamente far confluire al Fondo Unico di Giustizia le somme ancora dovute all’erario per un totale di 1.042.165,62 euro raggiungendo così il pieno soddisfacimento del decreto di sequestro emesso. 

L’azione di servizio, eseguita in stretta sinergia con il Comando Provinciale di Brindisi, sotto la direzione ed il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria, testimonia l’impegno quotidianamente profuso dal Corpo ai fini dell’individuazione delle grandi evasioni costituenti un grave ostacolo allo sviluppo economico del Paese e della conseguente aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati, per restituirli a beneficio della collettività, nella consapevolezza che senza rispetto delle regole non ci potrà essere ripresa.

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