Tv/Radio 

"Un’estorsione in piena regola, in cambio della non diffusione di immagini osé"

A raccontare i retroscena del caso del giovane gallipolino -il cui video a luci rosse è stato diffuso in rete da una ragazza con la quale si era conosciuto in chat- il suo legale, l’avvoc...

A raccontare i retroscena del caso del giovane gallipolino -il cui video a luci rosse è stato diffuso in rete da una ragazza con la quale si era conosciuto in chat- il suo legale, l’avvocato Luigi Suez    Uno studente 28enne di Gallipoli ha vissuto in prima persona l’esperienza traumatica del sexting e dell’estorsione: gli è stato chiesto del denaro in cambio del riserbo sulle proprie “performance” registrate in webcam con la ragazza. La vicenda è finita in Procura con una querela depositata da parte del legale della vittima, l’avvocato Luigi Suez, che ci ha raccontato ulteriori retroscena di questa vicenda. Avvocato Suez, in che modo il suo assistito è stato raggirato? La ragazza incriminata ha contattato tramite Facebook il mio assistito e subito dopo in chat su Messenger. Durante la conversazione, ha iniziato a spogliarsi davanti alla webcam, proponendo al ragazzo di fare la stessa cosa. Inconsapevole che lei lo stava registrando, il ragazzo ha capito del raggiro solo quando, con la scusa di avere una sorella malata, la ragazza gli ha chiesto dei soldi per il video appena registrato.  Come si è arrivati al ricatto? Il video sarebbe stato pubblicato in rete e spedito a tutti i suoi contatti, come effettivamente è successo. La ragazza ha messo in rete il video con la dicitura “Guardate come si comporta un pedofilo” e lo ha spedito ai contatti del ragazzo.  Come ha reagito il suo assistito? E i suoi contatti? Il ragazzo ha subito cancellato il profilo della ricattatrice e segnalato il comportamento al sito di Facebook, ma era già troppo tardi. Molti contatti, non conoscendo bene il ragazzo, l’hanno duramente criticato. Come intendete procedere adesso? Abbiamo presentato una denuncia alla Procura della Repubblica. Il reato è estorsione. Ora aspetteremo di identificare la persona, ma i tempi non si possono calcolare con certezza. Quali sono le conseguenze, a livello emotivo, per il giovane? Il ragazzo è distrutto. In una piccola realtà come può essere Gallipoli a nessuno piacerebbe essere messo in prima pagina in questo modo. Il video ha rappresentato una perdita di credibilità che solo l’accertamento della verità potrà ridare al mio cliente.  Che tipo di consiglio possiamo dare ai tanti ragazzi amanti della tecnologia? Di stare attenti nella pubblicazione dei contenuti, ma soprattutto di non fidarsi esclusivamente di ciò che traspare. Purtroppo, la rete e i social network in particolare consentono di avere notizie di una persona senza conoscerla veramente, puoi essere al corrente della vita di qualcuno senza avere idea di come sia in realtà. Non ci si può fidare solo dell’immagine: consiglio a tutti i ragazzi che volessero approcciare una ragazza di usare il vecchio -e più lento- metodo del corteggiamento.   Oriana Rausa     (fonte: Belpaese) 

Potrebbeinteressarti