Cronaca Politica Brindisi 

I dipendenti della Provincia in agitazione contro la legge Delrio

I lavoratori della Provincia di Brindisi, inclusi quelli alle dipendenze della società Santa Teresa, sono in stato di agitazione. Il motivo della reiterata protesta risiede nei temuti effet...

I lavoratori della Provincia di Brindisi, inclusi quelli alle dipendenze della società Santa Teresa, sono in stato di agitazione. Il motivo della reiterata protesta risiede nei temuti effetti che la legge Delrio, quella sul riordino istituzionale delle Province, così denominata dal suo ideatore, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Del Rio, potrebbe avere sui servizi erogati dall'ente e sulle sue possibili ripercussioni sui lavoratori a partire dal primo gennaio 2015. «Se la legge vedesse confermati gli emendamenti proposti dal governo  nella legge di stabilità sul taglio delle risorse, ci sarebbe un corto circuito istituzionale che produrrebbe la cessazione di servizi fondamentali per le comunità e la messa in discussione dei livelli occupazionali sinora garantiti, fino del 50%, con 20mila esuberi. Le strade, le scuole, la tutela dell’ambiente, i centri impiego, i servizi sociali ad audiolesi e videolesi, il museo, la biblioteca, la Protezione Civile, il trasporto pubblico e altro sono  garantiti dalla Provincia con i suoi 330 addetti». Questo è quanto i sindacati paventano a margine del sit in andato in scena martedì, a Roma, di fronte a palazzo Madama, sede del Senato. «Lo stato d’agitazione del personale delle Province, già proclamato dalle segreterie della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, dopo varie iniziative locali, si è concretizzato con un sit in di protesta che ha visto la partecipazione di lavoratori provenienti da tutta Italia. L'iniziativa era a sostegno del preannunciato incontro tra sindacati e rappresentanti del governo e si proponeva di riaprire la riflessione su una riforma che produrrà esattamente l’opposto di quello che era nelle intenzioni iniziali: disservizi e aumento dei costi». L'esito dell'incontro non è stato affatto positivo, secondo i sindacati, e ha portato, anche a Brindisi, alla decisione di occupare le sedi istituzionali, il prossimo venerdì 19 dicembre. «È stata convocata l’assemblea sindacale di tutti i lavoratori per le 8.30 di venerdì 19, presso la Sala del Consiglio. Per illustrare ai mezzi di comunicazione le ragioni della mobilitazione e il caos che si genererà a partire dall'1 gennaio, è convocata per le 9.30 una conferenza stampa».

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