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Il caso del bando Arpal per comunicatori, veleni e polemiche: “Concorso elettorale”

PUGLIA - Svolgere il lavoro di ufficio stampa e di comunicazione senza che essere un giornalista faccia la differenza: è l'ennesima mazzata a una professione intellettuale sempre più in ...

PUGLIA - Svolgere il lavoro di ufficio stampa e di comunicazione senza che essere un giornalista faccia la differenza: è l'ennesima mazzata a una professione intellettuale sempre più in declino. Riguardo il concorso per l’assunzione presso l’Arpal Puglia - tra le altre figure professionali - di 14 addetti alla comunicazione, il commissario dell’Agenzia, Massimo Cassano precisa come le modalità di scelta previste nell’avviso pubblico, siano state determinate dal ministero del Lavoro tramite un accordo siglato con le Regioni lo scorso anno. Cassano sottolinea: “Condivido le perplessità espresse da Assostampa e Ordine dei Giornalisti di Puglia. Personalmente, viste anche le peculiarità strategiche dell’Arpal Puglia, mi sarei mosso diversamente, ma – come detto – si tratta di linee guida stabilite in altra sede. La nostra Agenzia ne ha preso atto adeguandosi a quanto indicato”. CONCORSO ARPAL, ZULLO (FDI): “CONCORSO FARSA O CONCORSO ELETTORALE? "Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo infierisce: “Abbiamo letto i dettagli del concorso Arpal a tempo indeterminato e ci domandiamo: è un concorso elettorale o un concorso farsa? Andiamo per gradi. Innanzitutto, le prove scritte. Per queste, l’art 13 recita: “Sono ammessi alla prova orale i candidati che avranno conseguito in ciascuna delle prove scritte un punteggio di almeno 21/30”. Andiamo avanti, a quanto previsto per la formazione della graduatoria nell’art 17: “La graduatoria finale di merito è unica ed è formata secondo l'ordine derivante dal punteggio riportato al colloquio da ciascuno dei candidati, nonché del punteggio conseguito a seguito di valutazione dei titoli di studio e di servizio”. Ergo, le prove scritte servono solo a dare la possibilità di essere ammessi al colloquio e che, quindi, il punteggio ottenuto non va a far parte della compilazione della graduatoria finale che sarà formata solo in base al punteggio dell'orale sommato a quello dei titoli. Qui i dubbi si moltiplicano, perché nulla si dice su come verranno calcolati i punteggi relativi a titoli di studio e di servizio e che peso avranno al momento della compilazione della graduatoria. Allora, il punto è questo: se il punteggio della prova scritta serve solo per l'accesso alla prova orale e non incide sulla posizione nella graduatoria finale e se la valutazione dei titoli non è fondata su criteri oggettivi e predeterminati, ci troviamo di fronte a un bando dal sapore clientelare per sistemare amici e supporter del duo Emiliano-Cassano. Si tratta di una cocente illusione per tutti quei giovani che ambiscono ad un posto di lavoro solo per il loro merito e che non possono vantare amicizie vicine al presidente. E i giovani pugliesi hanno bisogno di lavoro e di verità, di giustizia e meritocrazia. Altrimenti si tratta di una beffa ai danni delle legittime ambizioni dei giovani meritevoli e qualificati”.

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