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“Le ideologie portano al delirio". Lo psicologo ci spiga perché si diventa terrapiattisti

 Dopo due millenni siamo ancora malati di credulità? Perché nel 2019 continuano a proliferare maghi, terrapiattisti, gente che nega la medicina e la scienza? Lo abbiamo chiesto al p...

 Dopo due millenni siamo ancora malati di credulità? Perché nel 2019 continuano a proliferare maghi, terrapiattisti, gente che nega la medicina e la scienza? Lo abbiamo chiesto al protagonista di un interessante incontro che coinvolge l’Università di Bari, organizzato dal CICAP Puglia (associazione per la corretta informazione scientifica voluta da Piero Angela e altri 30 anni fa): lo psicologo e psicoterapeuta Armando De Vincentiis, che affronta il tema della “Psicologia, quando si raggiungono i limiti della pseudoscienza”. “Le ideologie di un soggetto in determinate condizioni predispongono alle convinzioni antiscientifiche e al delirio”. L’unico modo per prevenire l’adesione a certe aberrazioni e alle sette è apprendere il metodo scientifico e curare il proprio equilibrio psicofisico sin dalla scuola.  di Gaetano Gorgoni In un mondo di convinzioni prive di evidenze scientifiche, che viaggiano sul web e fanno proseliti, diventa una notizia il lavoro di CICAP Puglia per le corrette informazioni scientifiche e per difendere la medicina da atteggiamenti che negano la scienza. Maghi, naturopati e ciarlatani vari, sempre più spesso, vogliono sostituirsi alla medicina e alla scienza. Oggi abbiamo intervistato un esperto per capire qual è il meccanismo mentale che spinge ad aderire al delirio di alcuni gruppi. Il 30 novembre si terrà (nella sala “Carlo de Trizio” del Centro Polifunzionale Studenti dell’Università degli Studi di Bari) una conferenza del CICAP Puglia, in collaborazione con il Seminario di Storia della Scienza di UniBa, che “propone al pubblico un’importante occasione per stuzzicare la curiosità e la voglia di imparare, senza dimenticare l’approfondimento”.  Si parlerà di “Esoterismo, scienza e falsa scienza. La difficile ricerca di un confine”. Oggi abbiamo intervistato il coordinatore del CICAP Puglia, lo psicologo e psicoterapeuta Armando De Vincentiis, per chiedere ancora una volta quali sono le dinamiche che portano a determinati comportamenti, illogici e di negazionismo scientifico, e come si possono eradicare idee deliranti.  INTERVISTA ALLO PSICOLOGO E PSICOTERAPEUTA ARMANDO DE VINCENTIIS Dottore, perché le persone sono così attratte dalla falsa scienza?  “Fondamentalmente la gente va a caccia di soluzioni dei problemi: quando, dal punto di vista scientifico, alcuni problemi risultano irrisolvibili, questo lascia una profonda frustrazione nelle persone. Non ci si ferma all’evidenza scientifica che dice: ‘Questo non si può fare. C’è un limite’. Allora si utilizzano altre strade. Si privilegiano alcune soluzioni, pur essendo finte e fasulle: ci si affida alle pseudoscienze”.  Le pseudoscienze stanno proliferando proprio negli anni in cui la scienza è in grado di smontarle... “Alcune persone si lasciano conquistare quando si trovano davanti a delle alternative che promettono la soluzione dei problemi: succede con la pseudoscienza, con tutto ciò che è alternativo, ma vale anche con la magia, col mistico e con l’esoterismo. In tanti si rivolgono al mago, oppure al credo religioso per risolvere cose che oggettivamente non sono risolvibili”.  Come si può combattere un’impostazione di questo tipo. Come si può convincere una persona con il cancro, che rifiuta la chemioterapia in favore della pseudoscienza chiamata naturopatia?  “Alcune convinzioni vanno a impiantarsi su delle ideologie e, quindi, questo diventa un sistema molto radicato. Se sono cresciuto abbracciando un tipo di ideologia, del tipo ‘il naturale è buono e la chimica fa male sempre’ (che, fra l’altro, è una distinzione fittizia perché non c’è nulla di naturale che non sia chimico), sono già predisposto. Se io sono cresciuto con questa impostazione ideologica, è chiaro che certe idee fanno molta più presa sulla mia mente. Quindi sarà molto più facile che io mi beva come verità idee scorrette che rifiutano l’uso dei vaccini. Se io ho già l’impostazione interiore che le cose chimiche facciano male a prescindere e poi mi dicono che i vaccini provocano problemi neurologici, allora sono preparato ad accogliere convinzioni assurde, nonostante non sia competente in materia. Ho la conferma alla mia ideologia di fondo: questo diventa un meccanismo molto potente è difficile da sradicare”.  Nei soggetti con questa impostazione sono vani tutti i tentativi?  “Puoi fare tutta l’informazione che vuoi, ma se c’è un’ideologia di fondo spesso si rasenta il delirio. L’ideologia è un’idea che nasce dal nulla e si mantiene solo con la forza dell’affermazione. L’ideologia è delirio quando si tratta di una convinzione che non può essere modificata né dai fatti né dalla logica. Se io porto avanti una campagna ideologica, che non si basa su niente, è difficile che un ragionamento logico o una prova scientifica mi faccia cambiare idea, perché la mia idea non è basata sul ragionamento, ma sulla forza della convinzione”.  È lo stesso meccanismo dei fondamentalisti religiosi? “Sì, come una fede cieca. Oggi ci sono vari tipi di fede, la fede nell’alternativo soprattutto. Anche l’ufologia è diventata una fede. Il dio è stato sostituito dagli dei alieni, dunque si ascoltano credenze tipo quella che l’umanità sia stata generata dagli alieni o sia un esperimento scientifico degli alieni”.  Qualcuno è riuscito ad andare indietro nei secoli fino a inventarsi il terrapiattismo... “È vero, siamo tornati indietro, anche se lì le implicazioni sono diverse. Ho messo in atto un’operazione autolesionistica per studiare queste credenze: ho seguito tutto il convegno che i terrapiattisti hanno fatto in Sicilia e mi sono accorto che è fondamentalmente un orientamento religioso per sostenere la veridicità della Bibbia. Sostanzialmente il terrapiattismo è solo un voler trattare la Bibbia come un testo scientifico”. Siamo al fanatismo medievale... “Esatto. Chi aderisce a queste convinzioni si sente appartenente a un gruppo privilegiato che vuole sostenere la veridicità della Bibbia. Per questi soggetti tutto quello che si dice sulla sfericità della terra e soltanto una forma di negazione della verità della Bibbia”.  Questi gruppi antiscientifici non sono nuovi nella storia dell’umanità... “Assolutamente no. Le persone che sposano queste ideologie si sentono appartenenti a un gruppo privilegiato. È il meccanismo che funziona in tutti gruppi, come avviene anche nelle sette. Molte persone aderiscono magari non perché si convincono del contenuto ideologico della setta, ma solo per appartenere ad un gruppo. A livello sociale si sentono dei falliti, oppure sono isolati, ma nel gruppo si sentono privilegiati, importanti, consistenti ed ecco che si radica l’appartenenza a quel gruppo e a quella setta: solo per ragioni emotive”. Di fronte a questo tipo di comportamento negazionista della scienza la psicoterapia può essere utile?  “C’è bisogno di psicoterapia quando il comportamento diventa disfunzionale per il proprio modo di rapportarsi all’ambiente”.  L’unico antidoto a questo tipo di atteggiamenti antiscientifici forse è quello di far maturare uno spirito critico e far comprendere le scienze sin dai tempi della scuola, vero?  “Esattamente. Bisogna partire dalla scuola, dell’educazione: insegnare il metodo scientifico fin dai primi anni di vita. Quando andavo a scuola io, si dava solo enfasi alla letteratura e alla poesia: lo studio della scienza veniva relegato a pochi pigri momenti. All’epoca era il professore di matematica che faceva un po’ di scienze e lo faceva quasi annoiato. Bisogna insegnare più scienze più metodo dell’evidenza scientifica. Per far maturare negli alunni un maggiore spirito critico dobbiamo far studiare materie orientate al ragionamento scientifico”.  Promuovere il ragionamento scientifico è l’obiettivo della conferenza che avete messo in piedi a Bari, vero? “Il nostro obiettivo è quello di fare informazione: ci interessa innanzitutto questo. Dobbiamo spiegare come stanno le cose ai ragazzi dal punto di vista scientifico e come si sostengono da un punto di vista culturale e storico. Il nostro è un invito all’approfondimento scientifico per evitare di sposare acriticamente false notizie e pseudoscienze”. ggorgoni@libero.it

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