Cronaca 

Tornano gli agguati con modalità mafiose, cittadini e associazioni chiedono una reazione forte

Nella notte tra il 9 e il 10 settembre scorso con tre colpi di pistola a Brindisi, nel rione Perrino, è stato ucciso un giovane di 19 anni. “Crimini del genere, di indiscutibile connota...

Nella notte tra il 9 e il 10 settembre scorso con tre colpi di pistola a Brindisi, nel rione Perrino, è stato ucciso un giovane di 19 anni. “Crimini del genere, di indiscutibile connotazione mafiosa, si erano verificati in passato fino a qualche anno addietro - spiegano dal Forum Ambiente, Salute e Sviluppo - In città è tornata la paura ma, a ben guardare non è mai cessata l’angoscia di una comunità segnata da efferati delitti, furti,rapine talvolta spettacolari , ricatti, violenze e atti teppistici. C’è una delinquenza giovanile in aperta concorrenza a quella più avanti negli anni e spesso si caratterizza per i suoi incredibili eccessi rispetto agli obiettivi delittuosi che si prefigge. Si tratta di un fenomeno che va valutato in tutta la sua gravità ed affrontato con determinazione e mezzi adeguati. Nella consapevolezza che le locali Forze dell’Ordine fanno meritoriamente e con grossi sacrifici tutto il loro dovere, abbiamo negli anni e nei mesi scorsi richiamato più volte l’attenzione delle istituzioni e della politica locale nonché del Governo sul problema della criminalità chiedendo che si intervenga in modo concreto ed efficace sia sul versante sociale della prevenzione sociale con provvedimenti rivolti a fronteggiare il disagio giovanile e la dispersione scolastica che spesso favoriscono reclutamenti delinquenziali e sia su quello della prevenzione in termini di sicurezza col potenziamento delle Forze di polizia in termini di uomini e mezzi . E lo abbiamo fatto sottolineando l’esigenza di un più fitto e costante controllo del territorio attraverso l’istituzione di punti di vigilanza e la progettazione di adeguati pattugliamenti (il ricorso alle videocamere, spesso peraltro insufficienti, non basta). Le distinzioni tra sicurezza percepita e sicurezza reale lasciano il tempo che trovano. Le modalità mafiose di questo ultimo delitto, che è stato una fredda e calcolata “esecuzione”, ci inducono a chiedere che la politica locale e il Governo non sottovalutino l’accaduto e diano concreti segnali di attenzione al di là dei rituali vertici e delle rituali rassicurazioni.

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