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Strutture per nudisti nell'area naturale di Torre Guaceto: disposto l'abbattimento

Le strutture abusive delimitano un'area indebitamente dedicata ai nudisti: intervento della Capitaneria.  Strutture abusive e pericolanti nell'area protetta di Torre Guaceto. Grazie alla ...

Le strutture abusive delimitano un'area indebitamente dedicata ai nudisti: intervento della Capitaneria.  Strutture abusive e pericolanti nell'area protetta di Torre Guaceto. Grazie alla segnalazione inoltrata alla Capitaneria di Porto di Brindisi, nelle scorse ore l’organo giudiziario ha autorizzato il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto all’abbattimento di due strutture presenti sul demanio marittimo in corrispondenza della zona protetta. Qualcuno ha difatti realizzato due grandi strutture, simili a palafitte, erette alla meno peggio, che costituiscono un pericolo per l’incolumità degli eventuali utilizzatori. Obiettivo: delimitare un'ipotetica area destinata abusivamente al nudismo, ma non autorizzata. La pratica del nudismo non è difatti autorizzata nella riserva, dove spesso ha creato disagi. Non solo, perchè nell'area interessata dall'intervento della Capitaneria è vietata anche la balneazione, che metterebbe a rischio il delicato equilibrio della riserva naturale, su cui vige un sistema di protezione integrale.  Il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto proprio per questo porta avanti un’intensa attività di contrasto a questo genere di fenomeni al fine di tutelare la Riserva.  Il riferimento sulel strutture al movimento nudista è lampante, tanto che compare la sigla FKK, termine tedesco per il movimento nudista. L'episodio sotto la lente non è il primo del genere, visto che già lo scorso maggio, durante l’ordinaria attività di monitoraggio dell’area protetta, gli operatori del Consorzio hanno scoperto che qualcuno aveva riportato la scritta finanche su una duna, danneggiandola con una bomboletta spray.   “Quanto accaduto ed andato avanti fino a ieri – ha dichiarato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Vincenzo Epifani – è intollerabile. Il comportamento di alcuni ha danneggiato la Riserva ed avrebbe potuto provocare seri danni anche ai suoi utenti. Siamo grati agli uomini della Capitaneria di Porto di Brindisi per l’importante apporto alla risoluzione della problematica”.  "Il ruolo giocato nella tutela della Riserva da comportamenti illeciti giocato dall’Autorità è di fondamentale importanza" spiega in una nota la Capitaneria. "E’ agli uomini guidati dal capitano di vascello, Salvatore Minervino che si devono gli interventi di contrasto alla balneazione in zona A, numerose sono infatti le sanzioni amministrative elevate anche negli ultimi giorni, al transito con imbarcazioni all’interno dell’AMP, e la lotta alla pesca di frodo".

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