“Non una di meno” anche a Brindisi l'8 marzo è sciopero delle donne

Anche a Brindisi lo sciopero delle donne: la Cgil aderisce alla manifestazione nazionale. 8 marzo donne in piazza. Cosa sarebbe il mondo del lavoro senza le donne? Come andrebbe avanti per esempio la scuola, dove la stragrande maggioranza del corpo docente è costituito proprio da donne? Questa la domanda da cui parte la mobilitazione per la giornata internazionale delle donne di quest'anno che lega la questione dei diritti al mondo del lavoro. Anche a Brindisi, come in tutta Italia, l'8 marzo le donne scenderanno in piazza. Al grido di “Non una di meno”, si incroceranno le braccia per protestare contro ogni forma di violenza sulle donne, ogni forma di discriminazione di genere sui luoghi di lavoro, la chiusura dei centri antiviolenza, l’obiezione di coscienza nei servizi sanitari pubblici e la precarietà e la privatizzazione del welfare. Una giornata di rivendicazione dunque per ribadire il diritto a servizi pubblici gratuiti ed accessibili, al reddito, alla casa, al lavoro e alla parità salariale, all’autodeterminazione delle donne ad iniziare dall’applicazione della legge sull’aborto nel nostro paese molto (spesso tragicamente inapplicata) e all'educazione alle differenze come formazione culturale e scolastica sin dall’asilo nido, per rendere la scuola pubblica un nodo cruciale per contrastare e prevenire la violenza maschile contro le donne e tutte le forme di violenza di genere per dire basta ai modelli stereotipati di femminilità e maschilità e alla rappresentazione delle donne e del loro corpo rovesciando linguaggio e immaginario sessisti e misogeni. All'appello di “Non una di meno”, oltre alle associazioni e alle singole cittadine, questanno aderisce anche la FpCgil. Questo il programma della giornata: dalle ore 11 alle ore 13 in Piazza Vittoria si terrà l’assemblea delle donne, con un sit-in di protesta, mentre il pomeriggio, dalle 17 alle 20, si terrà una manifestazione con corteo a partire da Via Togliatti e assemblea sempre in Piazza Vittoria.