Oria Latiano Sanità Brindisi Mesagne Fasano Francavilla Fontana Lampade abbronzanti, nuovi dati confermano i rischi Agosto. Ti svegli al mattino, ti guardi allo specchio e ti senti più figo del solito (anche se non è vero ti senti così). Tutto merito di quella pelle finalmente dorata che d&agra... 01/09/2016 a cura della redazione circa 3 minuti Agosto. Ti svegli al mattino, ti guardi allo specchio e ti senti più figo del solito (anche se non è vero ti senti così). Tutto merito di quella pelle finalmente dorata che dà risalto al bianco degli occhi, che ti fa apprezzare di più il sorriso. Se a questi ingredienti ci aggiungi pure una camicia di lino bianca e due gocce del profumo che sa tanto d’estate ti senti davvero uno dei Conquistadores, lontano anni-luce dal pallore dicembrino che t’accompagna prontamente fino all’estate successiva, periodo in cui l’unico contrasto che noti è con le occhiaie. In quei momenti penso che vorrei fosse sempre estate, col sole che ti mette allegria e che ti fa canticchiare “Mareee, profumo di mareee” mentre stai per andarti a fare un bagno al tramonto prima di cena. Eppure l’estate finisce. E si porta con sé il sole cocente, l’odore di salsedine, le canzonette e pure, ahimè, quell’aria da figo abbronzato. Sbiadisci di giorno in giorno e ti uniformi sempre più a quella camicia di lino che tanto faceva contrasto. A quel punto ti vien voglia di prenotare un lettino o una doccia abbronzante, i centri estetici propongono pacchetti in abbonamento a prezzi bassissimi, tri-quadri-esa-facciali, total body, in piedi, distesi, fronte, retro o tutt’e due, sei talmente confuso che vorresti chiamare Carlo Conti per chiedere un consiglio, ma…fa bene abbronzarsi artificialmente? Proprio in questi giorni, puntuale come un treno giapponese, Jama Dermatology ha pubblicato i dati di una ricerca originale: la correlazione tra l’esposizione a lettini abbronzanti o a lampade solari e l’incidenza di melanomi e cancri della pelle. Sono stati analizzati dati relativi ad un numero enorme di persone (406.696) suddivise anche in tre fasce d’età: adulti, studenti universitari e adolescenti e rappresentativo delle popolazioni di Stati Uniti, Europa ed Australia. I dati riportano un aumento dal 2,46% al 9,4% di melanomi e un aumento dal 3% al 21,8% di altri tipi di cancro della pelle per esposizione in qualsiasi età. In assoluto gli studenti universitari (55%) sono quelli che utilizzano di più questi macchinari, ma ciò che stupisce e preoccupa di più è il dato di esposizione del 19,3% tra gli adolescenti (proprio in questa età il rischio di melanoma é più alto). Gli autori (che lavorano in California) concludono che il rischio globale (dal 3,0% al 21,8%) derivato da questa moda sconsiderata porta a più di 10.000 casi di melanoma e a circa 450.000 casi di tumori cutanei ogni anno solo negli Stati Uniti. L’Italia non è da meno: ogni anno ci sono 5.000 casi di melanoma e 100.000 tumori cutanei, in netto aumento rispetto al passato. Il consiglio è di evitare trattamenti di questo genere, in Australia da quest’anno sono illegali tutte le apparecchiature per abbronzarsi artificialmente, ma è importante ricordare soprattutto che i giovani, le persone di pelle chiara e chi ha avuto un tumore della pelle anche benigno hanno un rischio più elevato di ammalarsi. Chi sottoscrive un abbonamento di più sedute in un solarium dovrebbe sottoporsi ad una visita specialistica periodica presso un dermatologo che esegua la visita usando un dermatoscopio. In realtà, la moda del momento ci assiste, pare che ormai essere troppo abbronzati sia out e che la pelle chiara sia considerata simbolo di bellezza e nobiltà, proprio come lo era in passato, quando le donne dell’alta borghesia si riparavano dai raggi solari con pregiati ombrelli parasole o come le matrone dell’antica Roma che usavano addirittura fare il bagno nel latte per preservare e accentuare il loro pallore, simbolo di prestigio e patriziato a dispetto delle pelli più ruvide e olivastre che identificavano le schiave o comunque le donne di ceti sociali molto bassi. E noi mica vogliamo far parte di quelli che i neo-chic chiamano volgari no?! Saverio Cinieri, oncologo Fonte: #percontodiSmith
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