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Piano per la Puglia, Zizza: "Emiliano ignora Brindisi: un contratto istituzionale di sviluppo per rilanciare il territorio"

Il patto per la Puglia, presentato dal presidente della Regione Michele Emiliano al primo ministro Matteo Renzi, proprio non piace a Vittorio Zizza, senatore dei Conservatori e Riformisti, che ha un'i...

Il patto per la Puglia, presentato dal presidente della Regione Michele Emiliano al primo ministro Matteo Renzi, proprio non piace a Vittorio Zizza, senatore dei Conservatori e Riformisti, che ha un'idea alternativa per rilanciare la Puglia e, in prticolare, la provincia di Brindisi, ignorata, secondo il senatore, dal presidente Emiliano. «Il patto per la Puglia presentato da Emiliano a Renzi non presenta interventi per la provincia di Brindisi perchè alla nostra Regione non interessa il rilancio e lo sviluppo dell’area. Il piano tuttavia non fissa obiettivi, non individua misure di accelerazione e sembra essere la solita lista di interventi senza una loro concreta attuazione». Lo strumento elaborato dalla Regione, quindi, sarebbe inefficace ma, oltre questo, secondo Zizza, sarebbe lampante il disinteressa di Emiliano per il nostro territorio. «Ritengo che per Brindisi - spiega Zizza - si rende opportuno promuovere un'azione concreta che miri a definire una serie di interventi strategici che preveda tempi certi, risorse spendibili e non finte e soprattutto che definisca per ciascun soggetto le responsabilità a esso demandate. In altre parole è opportuno che per Brindisi si stipuli un apposito contratto istituzionale di sviluppo (Cis). Il Cis è uno strumento di attuazione rafforzato, ideato dall’allora ministro Raffaele Fitto, sottoscritto da tutti i soggetti istituzionali competenti che definisce e attua un piano di interventi strategici». È il Cis, stando a quanto detto da Zizza, lo strumento più utile al nostro territorio, per mettere in cantiere sin da subito quegli interventi di cui Brindisi ha bisogno. «Il Cis a differenza di altri strumenti di concertazione - aggiunge il senatore Cor - definisce per ciascun intervento le risorse finanziarie, i tempi per la realizzazione, la responsabilità di ciascun soggetto attuatore degli interventi e, in caso di ritardi o inerzie, prevede la possibilità di attivare il potere sostitutivo. In altre parole, dopo le tante promesse, abbiamo bisogno di un atto concreto che consenta di dare una reale prospettiva di sviluppo alla citta e all’area di Brindisi. Il Cis, inoltre, garantisce la massima trasparenza e legalità nell’attuazione mediante l’attivazione della vigilanza collaborativa dell’Anac, l'agenzia nazionale anticorruzione». In conclusione, il senatore richiama l'attenzione delle istituzioni: solo con l'aiuto e il supporto di tutti gli attori politici e sociali, infatti, possono raggiungersi i traguardi fissati. «A differenza di altri, non dobbiamo chiedere risorse che vengono stanziate sulla carta e poi non vedono la luce ma abbiamo bisogno di risorse e interventi immediatamente cantierabili - conclude Zizza - In tal senso ci attiveremo per giungere in tempi brevi alla stipula di un apposito Cis. A tal proposito, sarebbe opportuno che tutte le forze politiche si attivassero per definire insieme un programma di interventi strategici da attuare e realizzare nell’ambito del Cis. Al rientro dalla pausa estiva presenterò un'apposita proposta di legge in tal senso».

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