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Centro Ustioni, domani l'incontro tra sindaco e direttore generale: «Fare di tutto per scongiurare questa eventualità»

È fissato per domani mattina l'incontro tra il sindaco di Brindisi, Angela Carluccio, e il direttore generale dell'Asl, Giuseppe Pasqualone: sul piatto la vicenda del possibile e non confermato...

È fissato per domani mattina l'incontro tra il sindaco di Brindisi, Angela Carluccio, e il direttore generale dell'Asl, Giuseppe Pasqualone: sul piatto la vicenda del possibile e non confermato trasferimento del centro ustioni da Perrino al Fazzi di Lecce. L'affaire Centro ustioni, col giallo sul possibile trasferimento del reparto d'eccellenza dell'ospedale Antonio Perrino al Vito Fazzi di Lecce, è in continua e costante evoluzione ma la situazione attorno a uno dei fiori all'occhiello della sanità brindisina è tutt'altro che chiara. Le cose non starebbero proprio come affermato da Rosella Gentile, ex candidata al consiglio comunale ed ex rappresentante del direttivo poi annullato dal commissariamento, secondo cui “nonostante le smentite del direttore generale della nostra Asl è pressocché certo che il Piano Regionale di Riordino Ospedaliero voluto dal governatore Emiliano decreti la fine di una delle ultime autentiche eccellenze del nostro territorio”, ma anche l'assenza di una presa di posizione, si spera contraria alla smobilitazione, da parte dei vertici regionali della sanità non autorizza a dormire sonni tranquilli.  In questo senso, il sindaco di Brindisi, Angela Carluccio, vuole vederci il più chiaro possibile e, dopo lo stringato comunicato a firma del direttore generale dell'Asl, Giuseppe Pasqualone, nel quale il manager affermava che “non risultano esserci ripensamenti” sulla permanenza del centro grandi ustioni a Brindisi, la prima cittadina ha chiamato gli uffici di via Napoli, sede della direzione strategica dell'azienda, per fissare un incontro col numero uno dell'Asl. Martedì, quindi, sindaca e dg s'incontreranno e quella sarà, forse, l'occasione per saperne di più, senza contare il fatto che ogni momento è buono per ricevere una parola di chiarezza da Bari.  È in Regione, infatti, che il nuovo piano di riordino sta prendendo corpo ed è lì che vengono prese le decisioni che modificheranno l'assetto, la morfologia e la logistica del sistema sanitario regionale: non a caso la preoccupazione brindisina di perdere il centro grandi ustioni si è rafforzata quando alle prime voci di un possibile smantellamento è spuntata un'intervista, risalente a 9 mesi fa, del direttore del Dipartimento Regionale della Salute, Giovanni Gorgoni, nella quale il manager affermava che il Fazzi diverrà un Dipartimento dell’Emergenza e Accettazione con 330 posti letto, di cui 64 di terapia intensiva, con un Dipartimento di diagnostica per immagini, il Centro ustionati e quello per i trapianti d’organo.  Carluccio, quindi, non attenderà l'evolversi naturale delle cose e in questo solco s'inscrive la richiesta d'incontro col numero uno della sanità locale. «Abbiamo convocato il dottor Pasqualone per martedì, in modo da essere rasserenati sulla questione del Centro ustioni. Già questa settimana, a dire il vero, lo avevamo incontrato e lui - afferma il sindaco - ci aveva prospettato questa ipotesi, dicendo però che si sarebbe messo in contatto con il Ministero per mettere in campo ogni azione, mezzo o strumento per scongiurare quella possibilità».  I buoni uffici romani di Pasqualone, insieme all'interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole democratica Elisa Mariano, potrebbero portare a un presa di posizione del ministro della Salute Beatrice Lorenzin che, pur non vincolante rispetto a quanto sarà deciso a Bari, potrebbe rappresentare un mossa vincente in quella che pare essere sempre più una partita a scacchi in la posizione delle pedine può essere determinante ai fini della vittoria finale.

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