Brindisi A due passi dalla zona motobarca: un bagno…nell’immondizia Inutile. Brindisi proprio non riesce ad elevarsi a città civile. E questo dispiace. L’ennesimo caso di sporcizia è stato denunciato. Questa volta ci troviamo nel quartiere res... 09/07/2016 a cura della redazione circa 1 minuto Inutile. Brindisi proprio non riesce ad elevarsi a città civile. E questo dispiace. L’ennesimo caso di sporcizia è stato denunciato. Questa volta ci troviamo nel quartiere residenziale del Casale, una zona costituita da tante villette, alcune delle quali affacciano sull’incantevole mare del porto di Brindisi ed ammirano il suggestivo centro cittadino, specie di sera, con la moltitudine di luci accese. Sembra la descrizione di una città da favola. E lo è. Anzi, potrebbe esserlo, se non fosse per la negligenza di qualche brindisino e degli addetti ai lavori. Come emerge, purtroppo più che chiaramente dalle immagini in allegato, la zona ‘incriminata’ è quella di via Santa Maria del Casale, più precisamente nella scalinata che prima che inziassero i lavori della banchina, portava alla Stazione Navetta Motobarca STP, da cui avveniva l’imbarco dal rione al centro di Brindisi (ora spostata al Villaggio Pescatori). I gradini versano in una condizione a dir poco pietosa, letteralmente in perenne ‘apnea’ nell’immondizia più totale: pacchetti di sigarette, cartoni per le pizze, cartacce, cannucce, sacchetti di patatine, lattine, cortecce di alberi e tanto altro ancora. Per non parlare della sterpaglia nata ‘autonomamente’ su ogni singolo scalino, a testimonianza dell’incuria, oramai giunta a livelli stratosferici, di chi, al contrario, dovrebbe debellare il verificarsi di simili sciatterie. Insomma, il Casale è anche pieno di B&B, quindi, potenzialmente oggetto di fruizione da parte di turisti; e lasciare l’unica zona (purtroppo, non solo quella…) di collegamento con la città allo stato brado non è certamente motivo di orgoglio, né, tantomeno, un ineccepibile messaggio promozionale. Come più volte sottolineato, il mea culpa cittadino è d’obbligo. Perché, se ci fosse meno deficienza intellettiva, morale e civile, Brindisi non sarebbe certamente questa. Però, le proprie pesanti responsabilità le ha anche l’amministrazione, la Multiservizi e l’Ecologia Pugliese (le ultime due alle prese con problemi di differente natura), che evidentemente non svolgono il proprio lavoro in maniera consona. Alla fine, la città è anche loro! D’altro canto, errare è umano, ma perseverare è diabolico. E che errori…! Tommaso Lamarina