Cultura Ostuni 

Ostuni si candida a capitale italiana della Cultura 2018

Dopo Mantova, già designata per questo 2016, e Pistoia, che si prepara per il 2017, Ostuni entra nella corsa per ottenere il titolo nel 2018.  L’Associazione Proloco Ostuni si &...

Dopo Mantova, già designata per questo 2016, e Pistoia, che si prepara per il 2017, Ostuni entra nella corsa per ottenere il titolo nel 2018.  L’Associazione Proloco Ostuni si è fatta promotrice della richiesta di partecipazione della Città Bianca alla candidatura del titolo di ‘Capitale Italiana della Cultura’ per l’anno 2018. “Un progetto ambizioso, un percorso che vogliamo intraprendere – hanno fatto sapere dalla Pro Loco Ostuni – consapevoli delle difficoltà di candidature probabilmente più forti della nostra, di una competizione molto accesa. Siamo, però, convinti che Ostuni abbia le carte in regola, le idee, i progetti, la determinazione e l’energia per diventare città di cultura. La nostra iniziativa è volta a sostenere, incoraggiare e valorizzare la  capacità progettuale e attuativa della nostra  città  nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, la creatività, l’innovazione, la crescita e infine lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo. Ostuni, con il suo centro storico, la cattedrale (monumento nazionale), con la facciata tardo gotica tipica dello stile veneto-dalmata, Piazza della Libertà (sec.XIX), con la guglia del protettore Sant’Oronzo (sec.XVIII), il Palazzo del Municipio (sec.XIX), la Chiesa di San Vito Martire con annesso ex convento delle Carmelitane di Clausura (sec.XVIII e sede del Museo di Civiltà Preclassiche), la cinta muraria (sec.XV) con le due porte medievali restanti, Porta Nova e Porta San Demetrio. Oltre alle bellezze ambientali ed artistico–architettoniche, Ostuni presenta delle importanti aree preistoriche: nella grotta di Sant’Angelo, gli scavi archeologici hanno portato alla luce luoghi di culto risalenti al neolitico; nell’area archeologica di Santa Maria di Agnano sono stati rinvenuti due importanti seppellimenti, di cui uno di 24.410 anni fa (gestante di circa 20 anni con i resti di un feto). Tali importanti reperti con manufatti preistorici si possono ammirare visitando sia il Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale, che il Parco Archeologico e Naturale di Santa Maria di Agnano. Senza dimenticare le terrazze che si affacciano sulla ‘Piana degli Ulivi’ (una distesa di ulivi che digrada fino al mare Adriatico) già candidata UNESCO al riconoscimento quale patrimonio dell'umanità ed, infine, i riconoscimenti delle  ‘Bandiere Blu’, delle ‘4 vele’ di Lega Ambiente ed ultimamente anche del riconoscimento delle  ‘spighe verdi’, assegnata ad Ostuni da  Fee Italia–Foundation for Enviromental Education e Confagricoltura. Ostuni, che è storia, architettura, cultura, folklore, aria salubre e sapori mediterranei, ambisce a rappresentare l’eccellenza della cultura italiana tra due anni valorizzando ancor più la propria storia, ma anche un presente vivace, una qualità della vita internazionalmente riconosciuta e una ricca offerta museale e di eventi. Presentata la domanda preliminare al Ministero della Cultura il 27 maggio ed il 30 giugno inviato dossier completo della candidatura, che contiene progetto e  programma delle attività previste per il 2018, e gli obiettivi che si intendono raggiungere. Per la redazione del dossier, il direttivo della Pro loco Ostuni si è avvalso della collaborazione dei propri soci iscritti che hanno costituito  un apposito comitato tecnico scientifico, composto dal del prof. Donato Coppola, dal prof. Domenico Greco dell’ ITC-Jean Monnet, dal dott. Andrea Roma, dal sig. Michele Piccirillo, dall’ing. Diego Flore,  dall’arch. Serena Chiarelli, i quali si sono avvalsi  della felice collaborazione dello staff del Museo Diocesano rappresentato dall’arch. Carmine Specchia, dallo staff della Fondazione Dieta del Mediterraneo rappresentato dal dott. Rogoli sotto la supervisione del prof. Crepaldi . ‘Ostuni città italiana della cultura 2018’ non deve essere inteso come un evento a se stante, ma piuttosto come un’occasione per sviluppare in modo permanente l’offerta culturale cittadina e per renderla fruibile a un maggior numero di persone. La città sarà unita nell’obbiettivo di raccontare le diversità e dimostrare che la sua notorietà  è il risultato di infinite azioni, piccole e grandi, materiali e immateriali. L’iniziativa sarà un’impresa corale di tutta la città e cercherà, dunque, sponsor e alleati pubblici e privati.

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