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Xylella, il Consiglio dei ministri impugna legge della Regione. Blasi: "Premessa sbagliata"

La norma riguarda la tutela delle aree colpite dal batterio. Contestata la parte relativa all’istituzione di un vincolo urbanistico. Il Consiglio dei ministri ha deliberato l’impugnativa ...

La norma riguarda la tutela delle aree colpite dal batterio. Contestata la parte relativa all’istituzione di un vincolo urbanistico. Il Consiglio dei ministri ha deliberato l’impugnativa della legge della Regione Puglia – la numero  7/2016, relativa alle “Misure di tutela delle aree colpite da xylella fastidiosa”. Lo rende noto un comunicato diffuso dalla Presidenza del Consiglio. L’obiettivo della norma regionale era la tutela delle aree interessate dal disseccamento rapido dell’ulivo dovuto al batterio killer per tentare di evitare possibili speculazioni. Nello specifico, si precisava che nei terreni interessati da espianto, abbattimento e spostamento degli ulivi è fatto divieto di cambiare la tipizzazione urbanistica per i sette anni successivi agli interventi e che non possono essere rilasciati permessi a costruire incompatibili con la precedente destinazione agricola. L’impugnativa – si spiega -  è stata decisa in quanto la norma regionale istituendo il vincolo di natura urbanistica su determinate aree,  viola diversi articoli della Costituzione -  ovvero:  l’articolo 117 – relativo alla potestà governativa tra Stato ed Enti, il principio di uguaglianza di cui tutelato dall’articolo tre della Costituzione e gli articoli 41, 42 e 43 che tutelano la libera iniziativa economica e la proprietà  privata i principi comunitari in materia di libera circolazione delle persone e di stabilimento – e i regolamenti  del trattato comunitario. Sulla vicenda è intervenuto il consigliere Sergio Blasi, promotore della proposta:  “Non pensavo in dieci righe di produrre una modifica della Costituzione migliore e più profonda di quella proposta dal ministro Boschi. Ma a parte le battute, è sbagliata la premessa da cui parte l’impugnativa: la legge in questione non impone alcun vincolo, ma tende a tutelare e a preservare l’uso agricolo e la destinazione rurale di terreni interessati dalla presenza del Codiro. Qualora vi dovessero essere svolte attività di eradicazione, abbattimento e spostamento degli ulivi, la legge interviene - anche in virtù del principio di precauzione a fondamento di tutti gli statuti europei - per evitare attività speculative sui terreni stessi. Sono sicuro che il Governo regionale e i suoi uffici sapranno opporre le giuste osservazioni ai rilievi mossi”. Fonte: www.barisette.it

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