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Tornano a Latiano le Olimpiadi In: una festa di colori per dire no allo stigma

Torna a Latiano l’esercito gioioso degli atleti disabili e non, che ricompare puntuale da ormai 17 anni, con il suo tripudio di bandiere, colori, suoni, canti e balli.  Riecco, il 31 m...

Torna a Latiano l’esercito gioioso degli atleti disabili e non, che ricompare puntuale da ormai 17 anni, con il suo tripudio di bandiere, colori, suoni, canti e balli.  Riecco, il 31 maggio prossimo, l’evento, che vanta il record di ben sette prestigiose medaglie del Presidente della Repubblica italiana e che è entrato ormai nella memoria di molti in Italia e all’estero, è divenuto storia di popolo e del territorio, consapevolezza collettiva, espressione di diritti e di pari opportunità, voglia di esserci, a prescindere dalle condizioni di salute e dalle diversità altre, vessillo di impegno e responsabilità per l’inclusione dei più deboli e contro i pregiudizi e le discriminazioni. Le Olimpiadi In, con le loro 40 squadre in festosa disputa, ritornano ora con forza alla ribalta e si imporranno nuovamente all’opinione pubblica per rafforzare il civile risveglio nel segno della comune umanità che lega tutti e tutte a uno stesso destino. Come un fiume carsico, la moltitudine di associazioni, di enti, di scuole, strutture e servizi, di gruppi e famiglie, di professionisti e volontari, insieme ai propri beniamini, riemergerà alla luce del sole, invaderà le vie e sarà festa.  Un bel modo per mostrare a tutti che la solidarietà non si è fermata, che è ben viva nelle vene della nostra società, e che continua a lavorare in silenzio, a intessere reti di relazioni, ad abbattere muri di ignoranza ed egoismo per la redenzione dei più deboli e per dare loro speranza e gioia di vita.   Il raduno è previsto alle 15, sul piazzale della stazione ferroviaria, da dove muoverà il lungo festoso corteo delle organizzazioni presenti, ciascuna con le sue insegne, gagliardetti, tamburi, fischietti e umana vivacità, delle autorità, dei bambini che sorreggono l’interminabile drappo della pace. Alla testa, il feroce drago “Stigma”, lungo 30 metri e alto 5, realizzato dai giovani di Città Solidale e portato a spalle per le vie del centro urbano, che alla fine andrà incontro al suo triste destino: essere scacciato a sassate (finte) dai bambini, che con la loro innocenza rappresentano il mondo di liberi ed eguali che solo loro possono costruire. In mezzo, a vivacizzare il fiume variopinto di cittadine e cittadini, gli sbandieratori e musici di Carovigno, gli artisti di strada, i cavalli con carrozza dell’Asd Demetra, la banda “Nino Rota” di Latiano. Dopo l’accensione della fiaccola della solidarietà, il saluto delle autorità, l’inno nazionale e la presentazione delle squadre, sul grande piazzale del convento dei Domenicani, sulla via per San Vito dei Normanni, avranno inizio le maratone solidali: quella dei bambini, per classi di età, alle 16.30 e quella per tutti indistintamente i cittadini e cittadine, ivi comprese le persone con disabilità in carrozzina, alle 17, nelle quali gare nessuno sarà perdente e tutti saranno premiati, perché il loro cum-petere sarà veramente finalizzato alla ricerca individuale e collettiva del bene comune.  Intorno alle 17.30, avranno inizio gli attesissimi giochi, riservati alle circa 40 squadre di giovani disabili, che con grande passione ed emozione si cimenteranno nella “Corsa ad ostacoli”, nel “Tiro alla fune” e nella gara “A pesci in faccia”. Negli intermezzi dei giochi si esibiranno le compagnie di artisti, con musica, canti e balli, tra le quali “Solidal Clown” e “ Erva di Ientu”, di Città Solidale, i giovanissimi “Radiosogno” della cooperativa il Sogno, le coreografia di aerozumba e di dancing. Anche quest’anno sarà presente una delegazione argentina. L’intera manifestazione verrà animata dall’attore e regista Gino Cesaria. Dopo la proclamazione dei vincitori e le premiazioni, il grande spettacolo musicale con il gruppo gospel Tyna Maria & Black on White Gospel Choir, Antobio carbone e Carlo Andreoli, i Cercasi Nome, Lorenzo Sermon, i Migraine e Maffei.   Un format d’eccezione che, in maniera gioiosa, mette insieme finalità oggi, purtroppo, spesso solo declamate: la solidarietà, la lotta contro lo stigma, il pregiudizio e l’emarginazione delle persone con disabilità, l’integrazione delle diversità; i contenuti: la partecipazione allegra ai giochi, agli spettacoli, al corteo, non solo del popolo degli interessati, ma dei bambini, studenti, uomini e donne di ogni età e condizione, rappresentanti di associazioni, cooperative sociali, servizi e strutture pubbliche e private. Tutto questo, quasi un miracolo, avviene in una piccola città del Sud, che in questi anni si è riscattata con lo sviluppo di una quarantina di Strutture e Servizi per le persone svantaggiate di ogni tipo, tanto da poter oggi vantare il primato a livello regionale: Forse, oggi, Latiano può aspirare al titolo di Città della Solidarietà. 

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