Politica Brindisi 

INTERVISTA - Antonica: "Brindisinità uguale Luperti? Ma neanche per sogno!"

Mancano appena 40 giorni alle amministrative e la campagna elettorale è ormai entrata nel vivo. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati presentati i programmi elettorali di due dei cinque ca...

Mancano appena 40 giorni alle amministrative e la campagna elettorale è ormai entrata nel vivo. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati presentati i programmi elettorali di due dei cinque candidati sindaci. Ha iniziato Angela Carluccio della coalizione di centro, seguita sabato mattina dal candidato del centro sinistra Nando Marino. Nella stessa mattinata, tre quarti d’ora dopo ed a poche centinaia di metri di distanza, Pasquale Luperti, ex assessore all’Urbanistica della Amministrazione Consales, ha ufficializzato la sua candidatura a consigliere comunale nella lista ‘Impegno Sociale’ di Carmelo Palazzo ma, soprattutto, ha comunicato di aver presentato un esposto -querela per diffamazione contro il Governatore Michele Emiliano che è anche il segretario regionale del suo (ex) partito, il PD, di cui peraltro ha la tessera: 64 pagine fronte – retro (lo ha specificato, ndr) che l’ex assessore  ha redatto da solo, di suo pugno, senza l’aiuto né il sostegno di un legale.  “Ho fatto tutto da me – aveva detto nel corso della conferenza, alla quale era presente anche la candidata sindaco Carluccio – ecco perché questo silenzio di due mesi. Stavo raccogliendo il materiale per formulare la querela, alla cui base ci sono le pesantissime e gravissime dichiarazioni rese da Emiliano nei confronti miei e della mia famiglia alla Commissione Antimafia presieduta dall’on. Rosi Bindi”. Ed è anche a quest’ultima che Luperti ha scritto una relazione “che spedirò martedì” – ha detto – “così come scriverò alla Commissione nazionale di garanzia del Partito Democratico per raccontare cosa è successo negli ultimi mesi e come il partito è stato gestito”. Una accusa, quest’ultima, la cui destinataria non può che essere la commissaria cittadina del Pd Sandra Antonica che dall’ottobre 2015 ha preso in mano le redini del partito della città di Brindisi, dopo le dimissioni dell’ex segretario Antonio Elefante. Ed è proprio alla Antonica che abbiamo posto qualche domanda; intanto sulla campagna elettorale del candidato sindaco del centro sinistra Nando Marino, fortemente voluto proprio da Michele Emiliano; e poi anche sulle dichiarazioni rese in conferenza stampa da Luperti. Rispetto alla campagna elettorale, la commissaria – che sabato mattina era in prima fila alla presentazione del programma di Marino – ha riferito che “è una campagna elettorale che avviene in un momento di emergenza per Brindisi e, quindi, va affrontata come tutte le condizioni di emergenza, abbandonando, cioè, ragionamenti in ordine a categorie di pensiero già viste. È una campagna elettorale in cui partiamo dalle donne e dagli uomini di Brindisi e dai loro reali bisogni. Abbiamo contributo alla scelta di un candidato sindaco che d’impatto, anche soltanto a vederlo, è una bella e brava persona; il che non vuol dire che sia ingenuo, ma certamente è molto diverso e ‘distante’ da quello che la politica ha visto e prodotto negli ultimi anni. Il mio partito, a Brindisi – prosegue la Antonica - ha avuto elementi politici fortemente caratterizzanti, menti fini e grandi valori di appartenenza. Ovviamente Marino ha requisiti completamente differenti,  ma ha certamente una grande volontà di ‘leggere’ Brindisi per quello che è effettivamente e, soprattutto, ha una grande voglia di metterci l’anima. Ed è questo uno dei motivi fondamentali per cui il Pd ha contribuito, con le altre forze politiche, a sceglierlo”. Cosa pensa del programma? “Ciò che traspare dal programma - che sarà partecipato, con forme anche innovative - è un ritorno a sentirsi comunità, che è un concetto completamente differente da quella ‘brindisinità’ sbandierata ed artatamente costruita, non a caso, nell’ultimo periodo della vecchia Amministrazione”. C’è qualcuno che temete in questa competizione elettorale? “Non temiamo nessuno, ma non perché non siamo consapevoli che si tratti di una campagna elettorale difficile, tanto più considerati i sentimenti di antipolitica e di avversione che caratterizzano questa stagione, a maggior ragione a Brindisi. Vedo, tuttavia, gli altri candidati sindaci litigare, mentre in Marino traspaiono una serenità ed una serietà di comportamento, orientate esclusivamente su quello che c’è da fare. E a Brindisi è davvero tanto.  Marino è seriamente motivato ad incidere e a dare il suo contributo. E spero che queste sue serenità e mitezza vengano  premiate dai cittadini”. Passiamo alla questione Luperti. L’attacco, oltre che ad Emiliano, era palesemente rivolto a lei ed a come avrebbe gestito il partito in questi mesi… “Intanto, quando ho visto in televisione le immagini della conferenza stampa, una cosa mi è balzata agli occhi: ho visto una persona che costruiva una campagna elettorale parlando del suo passato ed un candidato sindaco seduto di fronte in prima linea (la Carluccio, ndr). Quella conferenza stampa era a suo uso e consumo. Mi viene in mente una frase: ‘Disgraziato quel Paese che ha bisogno di un eroe’; specie poi, aggiungo io, se quella corazza di eroe è costruita semplicemente per conquistare benevolenza. Brindisinità uguale Luperti? Ma neanche per sogno….. Credo che neanche se facesse mille conferenze stampa, Luperti ce la farebbe a trasformarsi in un eroe che scaccia da Brindisi i barbari invasori che lo vogliono, dice lui, eliminare fisicamente. In primis, perché la brindisinità, che è stato il tema dell'ultima fase dell'amministrazione Consales, era artatamente costruita per serrare i ranghi e conservare il potere e poi, cosa non meno importante, perché la politica è luogo di rappresentanza e non di riscatto. Neanche se si ha una storia difficile alle spalle come la sua. Spieghi piuttosto alla città perché, pur essendo stato assessore indisturbato ininterrottamente per quasi quattro anni, il Pug era negli obiettivi del 2017. La verità è semplicemente questa: troppi veleni e troppi nemici immaginari. Goggi, Emiliano, Antonica, due ipotetiche e ‘potenti’ famiglie brindisine. Perda pure il suo tempo nelle stanze dei tribunali se vuole, ma non si illuda: i brindisini non saranno il pubblico pagante di questo ennesimo ‘show’ montato  ad arte per racimolare qualche voto. Sono troppo intelligenti!  Ho sentito dire a Luperti che non comprende le ragioni per cui, ad un certo punto, lui si ritroverà a non essere registrato nell’anagrafe del Pd; perché è così che sarà: quest’anno e per l’anno prossimo. Questo significa che un iscritto al Pd, che nei giorni del tesseramento si è dato da fare per partecipare e, semmai, vincere un congresso, non conosce neppure lo statuto dello stesso partito cui appartiene. Il che mi fa pensare che l’appartenenza al Pd, in alcuni casi - forse anche in questo - viene utilizzata come un ‘autobus’ per arrivare a destinazione. Una cosa deve essere chiara:  il Pd, per quello che compete me e per i valori che ho il privilegio di difendere a Brindisi, non sarà il ‘pedalò’ di nessuno che abbia come fine il raggiungimento di obiettivi personali o familiari. Dopodiché, nella costruzione di una lista, si fanno delle scelte: noi, con la nostra lista, abbiamo scelto di superare appieno gli ultimi mesi della precedente Amministrazione e di fare una proposta totalmente nuova, perché il Pd vuole avere un rinnovato rapporto con i cittadini che intende amministrare e, soprattutto, vuol tornare ad essere modello e punto di riferimento. Pamela Spinelli   

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