Economia e lavoro Brindisi 

Vertenza Dema, se ne è parlato a Bari con il segretario nazionale Fiom Landini

Brindisi polo strategico per l’Aeronautica? L’interrogativo è d’obbligo, considerato ciò che accade negli ultimi tempi, sul territorio, proprio in tal settore, da s...

Brindisi polo strategico per l’Aeronautica? L’interrogativo è d’obbligo, considerato ciò che accade negli ultimi tempi, sul territorio, proprio in tal settore, da sempre considerato fiore all’occhiello della realtà produttiva locale. Se ne è discusso ieri, a Bari, con il segretario nazionale di Fiom Maurizio Landini, in un incontro al quale hanno partecipato i 53 lavoratori di Dema Aeronautica, in cassa integrazione straordinaria dal 25 gennaio, accompagnati dal segretario di Fiom Cgil Maurizio Sancesario, alla presenza anche della RSU Fiom di Augusta. Dema, come è noto, attraversa un periodo di crisi che si protrae da circa un anno, da quando, cioè, Finmeccanica ha deciso di internalizzare una serie di lavorazioni, tra cui quelle affidate all’azienda brindisina. Eppure – così come è emerso dall’incontro di ieri - le notizie relative ad investimenti di grosse aziende del settore aeronautico che interessano direttamente la realtà brindisina sono la conferma che gli insediamenti industriali presenti sono strategici nell’ambito di programmi industriali nazionali ed internazionali. “Una forte iniezione di ottimismo – si legge in una nota della Fiom Cgil - per una provincia che ha toccato il record negativo del 30% di disoccupazione”. E si è portato come esempio positivo realtà come G.E./Avio e Salver (quasi un migliaio di lavoratori insieme) che, attraverso importanti contratti di programma, aumenteranno sia sul versante produttivo che su ricerca e innovazione. Ma si è parlato anche dell’indotto, come GSE “che conta 400 addetti e che ha saputo fare sistema, migliorando la qualità del prodotto”. Al segretario Landini sono state evidenziate le criticità legate alla vertenza dei lavoratori Dema, per permettere anche ai livelli nazionali FIOM di conoscere gli impegni assunti dall’azienda, al tavolo della Regione Puglia, in merito all’attuazione di un nuovo piano industriale per diversificare le attività, per cui è stata richiesta la disponibilità alla Regione a sottoscrivere un Accordo di Programma per lo sviluppo ed allontanare lo spettro di una eventuale chiusura del sito. “Nella riunione – si legge nella nota del sindacato - si è discusso anche della nuova politica che Finmeccanica sta attuando sugli appalti, contraendo di molto le attività da esternalizzare, ma con una tempistica che mette a rischio centinaia di posti di lavoro dell’indotto. Se poi internalizzare significa, di fatto, delocalizzare in Polonia è chiaro che la preoccupazione è che si perdano posti di lavoro e professionalità acquisite in tutti questi anni. Va perciò rivendicata una responsabilità sociale di tutta Finmeccanica, a partire dall’incontro del 9 febbraio al Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza anche di Fiom Nazionale”. Sul futuro dell’Aeronautica in Puglia è intervenuto anche il senatore Vittorio Zizza (Conservatori e Riformisti) che in Commissione Industria ha presentato una proposta di indagine conoscitiva sulla strategia industriale di Finmeccanica nel Comparto Aeronautico Pugliese: “Troppe voci che si rincorrono – afferma - e lavoratori in cassa integrazione. Dobbiamo conoscere il reale piano di Finmeccanica, sapere modalità e tempi di attuazione, per comprendere gli effetti che questa strategia industriale potrebbe avere sia in ambito nazionale sia nel territorio pugliese. Serve un'azione congiunta di coordinamento fra il Distretto Aerospaziale Pugliese e tutte le aziende del comparto ed avviare un confronto  serio e risolutivo con Finmeccanica”.  

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