Ambiente Brindisi 

Conferenza dibattito della Fondazione Di Giulio: “E’ tutto tranquillo per la salute e l’ambiente?”

“Acquisire la Cultura dell’Ambiente”, è uno dei concetti espressi dal Presidente Mattarella nel discorso di chiusura di EXPO’ 2015. Forse è questa cultura c...

“Acquisire la Cultura dell’Ambiente”, è uno dei concetti espressi dal Presidente Mattarella nel discorso di chiusura di EXPO’ 2015. Forse è questa cultura che manca al territorio di Brindisi? E’ possibile che dopo tanti anni di dibattiti, discussioni, ricerche scientifiche, dati ambientali e sanitari pesanti si  sia ancora all’anno zero? La domanda “E’ tutto tranquillo per la salute e l’ambiente?” – che la Fondazione Di Giulio ha posto alla base  della Conferenza Dibattito, svoltasi  nel Salone della Provincia – ha ricevuto come risposta un secco NO. Ci sono ancora tante criticità che allarmano e preoccupano Medici, Scienziati e Cittadini di questo Territorio. Sicuramente ci sono stati dei miglioramenti,  grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate, che da oggi in poi potranno migliorare la situazione ambientale e quindi sanitaria, ma quando ne vedremo gli effetti positivi? Ora sicuramente subiamo gli effetti negativi degli ultimi trenta anni. Nell’introdurre i lavori, la Presidente della Fondazione, Prof.ssa Raffaella Argentieri, ha illustrato gli ultimi sviluppi a livello comunitario in materia di diminuzione delle emissioni di agenti inquinanti nell’atmosfera. Il 28 ottobre u.s., infatti, il parlamento europeo ha discusso ed approvato degli emendamenti alla proposta di direttiva sull’argomento lanciata dalla Commissione. In discussione, ci sono nuovi limiti  nazionali  per diminuire  le emissioni  dei  principali agenti inquinanti: diossido di zolfo, particolato , ossidi di azoto, composti organici non metanici, metano, ammoniaca. L’inquinamento ambientale causa,infatti, ogni anno circa 400.000 morti premature nell’UE. Le nuove regole potrebbero far risparmiare, entro il 2030, fino a 40 miliardi di euro in costi per combattere l’inquinamento ambientale. Le Relazioni del Dott. Maurizio Portaluri, della dott.ssa Cristina Mangia, della Dott.ssa Concetta Chetrì, hanno  evidenziato attraverso studi e ricerche certificate da Enti Nazionali ed Europei, Università,come l’inquinamento dell’aria in questo territorio sia causa di morti e malattie evitabili inaltri contesti. Senza considerare i danni neurologici, cognitivi e dei disturbi dell’apprendimento dei bambini nati e cresciuti in aree inquinate. Le ricerche scientifiche confermano senza dubbio  quanto affermato già nel 1995 dal Dott. Di Giulio: “Il rapporto della O.M.S. sull’area ad elevato rischio ambientale di Brindisi, una delle sedici aree studiate in Italia, riporta dati,  relativi al periodo 1981-1987,impressionanti per la crudezza delle cifre che vedono Brindisi colpita da una incidenza di mortalità da cancro, del polmone in particolare, in eccesso del 55% rispetto alle attese regionali pugliesi: non è un incremento naturale ma un vero ESUBERO ANORMALE”. Quindi abbiamo Leggi Nazionali ed Europee, abbiamo gli studi, sappiamo con certezza che cosa fare per migliorare la vita di questo territorio, che aspettiamo a  “ realizzare “ quanto è necessario? Questa è la domanda posta dai numerosi cittadini presenti.Oltre alla richiesta unanime di UNITA’ da parte di Movimenti, Associazioni e Cittadini per raggiungere quei risultati positivi che il recente passato ha dimostrato possibile  seguendo il vecchio proverbio: “l’unione fa la forza”.  La parola passa ora alle Istituzioni, alla politica affinchè metta in atto quanto i cittadini chiedono.  

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