Politica Latiano Museo devastato, l'opposizione interroga il sindaco La devastazione scoperta lo scorso 6 aprile nel palazzo dei Domenicani, sede del polo museale latianese, mai ultimato, ha lasciato una ferita profonda in quella parte di cittadinanza che ha a cuore le... 24/04/2015 a cura della redazione circa 1 minuto La devastazione scoperta lo scorso 6 aprile nel palazzo dei Domenicani, sede del polo museale latianese, mai ultimato, ha lasciato una ferita profonda in quella parte di cittadinanza che ha a cuore le sorti di quei rimasugli di cultura sopravvissuti in paese. Nel complesso, dove sono stipati i reperti di molti dei musei pubblici di Latiano, è stata scoperta una situazione di degrado e danneggiamenti difficile anche da circoscrivere per quantificarne i danni: cavi di rame sfilati dalle mura; monili, attrezzi e altri reperti sparsi per tutte le stanze dell'ex convento, in alcuni casi irreparabilmente rotti; mobili, armadi, schedari buttati giù e altro ancora. A quasi 20 giorni dalla dolorosa scoperta, 4 consiglieri d'opposizione, Giovanni Calcagno, Gabriele Argentieri, Mauro Vitale e Giuseppe Vitale, hanno presentato un'interrogazione al sindaco Antonio De Giorgi in cui si chiede conto della situazione, partendo dalle origini, da quando il polo museale è stato pensato e deliberato dalla maggioranza, più di 3 anni addietro: l'istituzione del complesso risale, infatti, al 12 maggio 2012. L 'unico risultato tangibile ottenuto da allora è stato la scoperta della devastazione del 6 aprile. Stando così le cose, i consiglieri hanno posto delle domande al primo cittadino, in via ufficiale, dal quale si attendono delle risposte. «Per quale motivo le procedure di gara per i lavori di riqualificazione sono avvenute con estrema lentezza? Quali sono le anomalie che riguardano alcune imprese partecipanti alla gara? Lo stabile in cui insistono i musei è dotato di sistemi di videosorveglianza? Al momento dell'intrusione, erano efficienti? Esiste una catalogazione puntuale di tutti i reperti “custoditi” presso l’ex convento dei Domenicani? Si è provveduto a una quantificazione dei danni, compreso il numero e la tipologia dei reperti trafugati? Quali sono i tempi da rispettare entro i quali la Regione assicura il finanziamento accordato per non correre il rischio che lo stesso sia revocato?». Il clima di campagna elettorale che si respira in paese alimenterà il fuoco della polemica: ora si attendono le risposte; tra qualche settimana sarebbe meglio se qualcuno facesse seguire alle parole i fatti.
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