Oria Latiano Altri Sport Le giovani pallavoliste latianensi, per mancanza di strutture sportive, emigrano a Oria e vincono il campionato Nemo propheta in patria, ovvero, nessuno è profeta nella propria patria. L'antico detto della saggezza latina vale anche per le ragazze dell'Asd Latiano volley. Le giovani atlete latianesi,... 16/04/2015 a cura della redazione circa 2 minuti Nemo propheta in patria, ovvero, nessuno è profeta nella propria patria. L'antico detto della saggezza latina vale anche per le ragazze dell'Asd Latiano volley. Le giovani atlete latianesi, infatti, non smettono di regalare gioie ai propri tifosi, riuscendo a vincere il campionato provinciale under 14 nonostante le condizioni in cui sono costrette ad allenarsi. Le ragazze di coach Lucia Chionna, del dirigente Cosimo Baldari e della viceallenatrice Mina Coccioli hanno vinto, infatti, mercoledì, il campionato provinciale di categoria contro la forte compagine del San Vito dei Normanni per 2 set a 0. Una vittoria netta che ha fatto da coronamento a un cammino trionfale della formazione latianese che ha perso un solo set contro le avversarie che ha incontrato lungo la sua strada. Una favola, quella della squadra delle ragazze di Latiano, resa ancor più magica dal fatto che le giovani atlete non hanno, in paese, una struttura adeguata dove poter svolgere gli allenamenti necessari alla preparazione del campionato ad alti livelli. Il talento delle latianesi però, secondo la miglior tradizione che vuole nessuno profeta in patria, ha trovato asilo nel palazzetto di Oria, dove, grazie al presidente della New volley, le ragazze si allenano e giocano le partite casalinghe, tanto da modificare il nome della squadra in New volley Oria – Latiano. L'unico posto in paese dove poter svolgere qualche allenamento, pur rimanendo lontani dagli standard qualitativi di una preparazione vincente, è la palestra della scuola media “Gabriele Monasterio”. La vicenda della mancanza di strutture sportive, a Latiano, non è di quest'anno: l'Asd Latiano volley e buona parte delle società sportive rimaste in paese denunciano da anni impegni disattesi e promesse vuote che non hanno ancora portato nulla. Dove una volta sorgeva il pallone tensiostatico, infatti, ora c'è un cantiere che pare abbandonato: quattro mura, erbacce e spazzatura, anche di quella pericolosa, fanno dell'area il sito di una cattedrale nel deserto quando il deserto non c'è. La zona, infatti, è adiacente al parco Padre Pio, frequentato da bambini e ragazzi, al circolo tennis, realtà sportiva privata che, negli anni, si è ritagliata un ruolo di primo piano nel panorama sportivo provinciale, tanto da ospitare il capitano della nazionale di tennis femminile, Corrado Barazzutti, in occasione dei match di Fed Cup, in programma a Brindisi nei prossimi giorni, e del campo di calcio comunale. Negli ultimi anni ci sono stati annunci, proclami, specie in vista delle elezioni, che, però, hanno portato a un sostanziale nulla di fatto, costringendo le squadre del paese dei più svariati sport, c'è anche il basket, a emigrare nei comuni vicini, magari più piccoli ma meglio attrezzati. L'Asd volley Latiano riesce a inanellare da anni risultati molto lusinghieri e, ogni volta, cerca di focalizzare l'attenzione su un problema che, forse, permetterebbe a qualche atleta di casa di spiccare il volo verso altri palcoscenici, ottenendo, ogni volta, promesse certe e nulla più. Quest'anno, il titolo è arrivato proprio alla vigilia delle elezioni amministrative: chissà che, sotto la spinta della prestigiosa coppa, resa maggiormente brillante alla luce delle condizioni sotto le quali è stata vinta, gli sfidanti alla poltrona di primo cittadino non riescano a prendere impegni con le giovani pallavoliste e la città tutta per coprire un buco che, basta passarci davanti, puzza un po' di vergogna.
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