Cultura Leccesi e salentini in visita ai cimiteri nel commosso ricordo dei defunti Ha preso il via da ieri sera la consuetudine di visitare i cimiteri locali da parte dei leccesi e dei salentini: la commemorazione dei defunti è un elemento della tradizione popolare in tutta l... 02/11/2014 a cura della redazione circa 1 minuto Ha preso il via da ieri sera la consuetudine di visitare i cimiteri locali da parte dei leccesi e dei salentini: la commemorazione dei defunti è un elemento della tradizione popolare in tutta la provincia. Nel Salento, come da tradizione, già dalla serata di ieri, è partito un silenzioso pellegrinaggio nei cimiteri comunali, dove ciascuno fa visita ad un caro scomparso, ad un affetto che non c’è più. Nella partecipazione a questo rituale, c’è il tentativo di sentirsi più vicini a coloro che hanno fatto parte della propria esistenza e che si sono persi per strada. Ugo Foscolo, nel carme “Dei Sepolcri”, recitava “All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne, confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?”, chiedendosi, in fondo, quanto il ricordo dei morti fosse davvero utile ai vivi. È forse proprio in questa domanda che si ritrovano diversi aspetti della celebrazione odierna, quella della commemorazione dei defunti. La Commemorazione dei defunti (in latino “Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum”), come raccontato in un contributo dello storico locale, Francesco Danieli, è una ricorrenza della Chiesa cattolica, nata su ispirazione del rito bizantino, che celebrava il ricordo dei morti il sabato prima della domenica di “Sessagesima”, che attualmente coincide, nel rito romano, con quella delle Palme. Nella chiesa latina il rito viene fatto risalire all’abate benedettino sant’Odilone di Cluny nel 998 e alla riforma cluniacense. Ufficialmente la festività, appare per la prima volta nell’Ordo Romanus del XIV secolo. Seppur con gli sviluppi storico culturali successivi, in questo giorno, continuano a fondersi tradizione e credenze popolari: la consuetudine vuole che si visitino i cimiteri locali, portando in dono fiori sulle tombe dei propri cari. In altre località italiane ma anche pugliesi (Barletta e Foggia) si preparano alcuni dolciumi, detti dolci dei morti (tra cui torroni di cioccolato o biscotti).
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